Torino magica by Vittorio Del Tufo

Torino magica by Vittorio Del Tufo

autore:Vittorio Del Tufo [Tufo, Vittorio Del]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Neri Pozza
pubblicato: 2020-04-22T22:00:00+00:00


Giovedì 6 dicembre 1973, con un titolo a cinque colonne, il Corriere della Sera pubblicava la notizia dell’avvistamento di un UFO nel cielo sopra Torino, mettendola in relazione con uno stravagante messaggio fatto pervenire alcuni giorni prima ai giornali da una misteriosa associazione, il Sidereal Intercontacts Centre, che annunciava lo “sbarco” in città di un singolare personaggio, tale Absu Imaily Swandy. La particolarità consisteva nel fatto che Absu Imaily Swandy aveva la veneranda età di 256 anni ed era uno “spaziale”, ovvero un extraterrestre. Sarebbe arrivato a Torino il 30 novembre e ripartito quel giorno stesso, intorno alle 18, da un prato «presso San Maurizio Canavese». Il mondo è pieno di esaltati e di certo coloro che avevano inondato le redazioni annunciando la visita a Torino del venerabile abitatore del cielo tanto razionali non dovevano essere. Al Corriere della Sera, tuttavia, non era sfuggita una inquietante coincidenza: che più o meno negli stessi minuti nei quali Absu Imaily Swandy avrebbe dovuto (in base al messaggio) spiccare il volo per lasciare Torino, i passeggeri in transito all’aeroporto di Caselle avevano avvistato un curioso oggetto luminoso che solcava la città. Tutto questo era accaduto, in effetti, il 30 novembre, intorno alle 18. Tra coloro che avevano visto con i propri occhi l’oggetto luminoso, rendendone testimonianza, vi era anche un pilota dell’Alitalia, Giovanni Mezzelani, dieci anni di aeronautica, pilota civile da nove anni, 6500 ore di volo all’attivo: «Secondo me poteva essere qualunque cosa, anche un satellite, ma certo non avevo mai visto una luce simile. E non so cosa sia». Anche gli schermi radar registrarono l’apparizione dell’oggetto76.

Della strana coincidenza si occuparono, nei giorni successivi, anche altri organi di stampa, fornendo nuovi particolari sul grande vecchio che aveva scelto Torino per materializzarsi e sul sedicente Centro di intercontatti siderali (CIS) che ne aveva annunciato l’arrivo. Così, in quei giorni, esplose in città la febbre degli UFO. A quella e ad altre apparizioni – alle quali decine di persone giuravano di aver assistito – furono dedicati articoli di giornale, convegni e tavole rotonde. Sorvegliato speciale, perché teatro (come tante altre volte in passato) delle apparizioni, fu il monte Musinè, all’ingresso della Val di Susa e a una quindicina di chilometri da Torino. Una montagna incantata e più volte sorvolata, secondo gli esperti di UFO, da oggetti misteriosi. Nelle credenze contadine e popolari, un luogo da evitare. I riflettori dei media tornarono ad accendersi sul Musinè quando un nuovo comunicato del CIS annunciò un incendio proprio sulla cima del monte («Le cose non serie e i falsi profeti verranno cancellati con il fuoco. Arderà il Musinè»). Il caso volle che la sera del 14 dicembre, proprio mentre a Torino, nella sede del circolo della stampa, si svolgeva una tavola rotonda sul tema degli extraterrestri con l’intervento di numerosi esperti, un grosso incendio divampasse sul Musinè con fiamme ben visibili a parecchi chilometri di distanza.

Questa singolare combinazione di elementi misterici, affabulazioni mediatiche, credenze popolari e fenomeni di isteria collettiva ha fatto sorgere attorno alla montagna più



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